venerdì 27 agosto 2010

L'avatar prossimo venturo gira su due ruote

L'altro giorno, leggendo le notizie nella sezione "News Scan" di Scientific American di questo mese, mi sono imbattuto in un articoletto che mi ha lasciato a bocca aperta, perché ha descritto, proprio come me l'immaginavo, una diavoleria tecnologica che avevo incontrato pochi giorni prima nel romanzo di fantascienza "Einstein's Bridge", scritto nel 1997 dal fisico americano John G. Cramer. Nel romanzo si descriveva un robot su ruote, vagamente umanoide, che si aggirava tra gli uffici e i cantieri del super acceleratore di particelle SSC, sotto il controllo di una persona situata a diversi km di distanza. Il robot possedeva un paio di occhi, attraverso i quali la persona distante poteva vedere, ed un piccolo schermo, che mostrava l'immagine della persona stessa.
QA - Il fratello maggiore di QB
Forse a questo romanzo si sono ispirati i creatori di "QB" il robot/avatar capace di dare a chiunque possegga internet - e ovviamente un tot di soldi - il dono dell'ubiquità.
Una sorta di "Skype potenziato", che consente all'utente di muoversi liberamente (o quasi), nell'ambiente in cui si trova l'avatar.
QB in azione
Per ora il robot in questione non è in grado di interagire materialmente con cose e persone, nel senso che non possiede arti che possano essere comandati - come il robot descritto nel romanzo di Cramer. Tuttavia ciò non sembra costituire un grosso ostacolo per una futura  implementazione. Per cui, in un domani forse neanche tanto lontano, possiamo immaginarci di vagare virtualmente in una località remota, scambiando due chiacchiere con amici, con tanto di strette di mano, abbracci e baci (... uhm..., forse per questi ultimi dovremo aspettare ancora un po'...).


3 commenti:

  1. La scienza si avvicina sempre di più alla fantascienza e questo è fantastico.... questo post mi fa venire in mente anche un film uscito l'anno scorso con bruce willis, "il mondo dei replicanti", che mette in luce come la tecnologia simile adoperata in maniera errata può dare dei cattivi risultati. Nel film ognuno poteva avere un replicante sintetico di se stessi da mandare in giro mentre tu te ne stavi a casa comodo su una poltrona e li comandavi rendendo più sicura la vita da incidenti e malattie, il fatto è bello ma il risvolto della medaglia è che il replicante non è detto che sia uguale al proprietario, così ti ritrovi a baciare una superbionda da paura ed in realtà è "pilotata" da un grassone che sta sulla sua poltrona di casa.... inquietante :-) speriamo che noi riusciamo ad utilizzare questa tecnologia in modo migliore rispetto a come i nostri sceneggatori cinematografici lo hanno pensato.

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  2. Bellissimi i robot, anche se personalmente preferiro' sempre il contatto diretto "reale". Pero'... mi domando... ora c'e' QA e poi QB... quando arriveranno a QI vorra' dire che i robot saranno senzienti?
    Ok, scusa la battutaccia! ;-)

    Gabriella

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  3. x Valerius: ho sentito parlare di quel film. Dovrò dargli un'occhiata: sentito così, sembra interessante!

    x Gabriella: Mah... dipenderà dal QI! :-)
    Battutaccia pure la mia ;-)

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